Casa Accoglienza

Ad aprile di quest’anno (2013) sono 20 gli anni di vita e di attività della Casa d’ Accoglienza di Scarperia che, pur operando in forma discreta e silenziosa, è sempre stata una realtà del nostro comune vitale ed efficiente, che ha visto partecipi numerosi cittadini accomunati da un unico intento di solidarietà.

Cenni storici e attivita’

Aprile 1993: Nasce la Casa d’Accoglienza dai locali messi a disposizione dal parroco don Tommaso, dalla sua tenacia e dalle capacità manuali, gestionali e progettuali di alcuni volonterosi fondatori.

La struttura ha accolto da allora un centinaio di persone, quasi tutte donne e minori, di nazionalità a maggioranza italiana, ma anche di paesi europei ed extraeuropei, senza distinzione di credo, che attraversavano un momento di disagio, economico ma non solo: spesso sono state accolte persone provenienti da territori in guerra o adulti e minori in cerca di protezione da violenze domestiche.

A oggi i volontari (attualmente più di una decina tra passate uscite e nuove entrate), hanno sviluppato negli anni importanti capacità progettuali, in costante collaborazione volontario-ospite-cittadinanza, come per esempio: gestione autonoma della casa (igiene, migliorie) con momenti di socializzazione e di festa; disbrigo di operazioni burocratiche e relazioni con enti pubblici (servizi sociali, servizio sanitario, forze dell’ordine, provincia, regione, etc.); attività di baby-sitter e piccoli corsi di alfabetizzazione e di sostegno scolastico; inserimenti lavorativi e abitativi ; iniziative per raccolta fondi (da segnalare qui il sempre presente sostegno della cittadinanza, delle imprese, associazioni ed istituzioni).

Gli ospiti hanno quindi avuto l’opportunità di passare un periodo di relativa tranquillità dal quale ripartire e prendere in mano la loro vita in modo autonomo.

Giugno 2009: Da quando sono iniziati i restauri alla canonica di Scarperia, nel giugno 2009, il progetto “Accoglienza” ha vissuto un momento di difficoltà oggettiva in quanto si è rimasti sprovvisti improvvisamente di un tetto ma

NON SI E’ MAI INTERROTTO IL FILO COSTANTE DELLA SOLIDARIETA’!

Oggi: La Casa d’Accoglienza ancora esiste! Al tetto si è provvisto grazie ad un appartamento privato che può ospitare fino a 2 nuclei familiari.

Recentemente, siamo stati confortati dalla presenza del nuovo parroco e dei suoi collaboratori che, nonostante le difficoltà economiche in cui versano le tre realtà parrocchiali di Scarperia, ci hanno dimostrato convinto interesse e partecipazione.

Per questo la relazione è stata scritta: per comunicare la presenza di un’isola solidale nel nostro territorio, accogliente e dinamica, dove ognuno può rendersi conto che è possibile assaporare insieme la solidarietà, e il calore che essa emana.

Per l’Associazione

Giuseppe Marrani